Orata Zucca Gorgonzola Bietola

Quando l’estate ci sta per lasciare e l’autunno cerca di prendere il suo posto, ci ritroviamo all’improvviso l’esigenza di arricchire i nostri pasti con sapori un po’ più forti e cibi più ricchi di calorie, per poter far fronte alle prime serate più fresche.

Il 29 settembre al BicioPapao di Milano Marittima abbiamo proposto un menu a tema, con le primizie di stagione.

Menu Bicio Papao 29 settembre 2017

Gambero in crosta di fili di patate con salsa agrodolce
Moscardino fritto e moïto
Rana pescatrice e mazzancolle, tartufo e nocciole
Risotto, canocchie e porcini
Orata, bietola, chips di zucca e gorgonzola
Namelaka al Cioccolato 72%, pere caramellate, crumble nocciole e cacao
Caldarroste

Della serata, vi presentiamo la ricetta dell’Orata, bietola, chips di zucca e gorgonzola. Il piatto più particolare e in un certo senso il più azzardato! 

orata zucca gorgonzola bietola

Orata zucca gorgonzola bietola

Ingredienti per 4 persone:
4 orate di mare da 250 g l’una
500 g di zucca
80 g gorgonzola tenero
500 g bietola piccola
aglio uno spicchio
semi si zucca
1 albume
latte qb
olio extravergine d’oliva
sale
fiori di rosmarino

Squamare le orate; inciderle dalla pancia per eliminare le interiore. Eliminare la testa; sfilettarle partendo dalla pancia e fare in modo di lasciare attaccati i 2 filetti nella parte più alta, cercando di mantenere la coda attaccata ai filetti.  Con le forbici tagliare via la spina.

Pelare la zucca, eliminare i semi interni. Tagliare una parte della polpa a fettine sottili 1-2 mm per fare le chips.

Ungerle e stenderle in una teglia. Farle asciugare in forno a 80 g fino a quando non saranno croccanti.

Con il resto della zucca fare una crema. La ricetta la trovate qui.

Scaldare il latte a 50/60 ºC e fare sciogliere all’interno il gorgonzola. Frullare e controllare la densità. Se dovesse risultare troppo densa, aggiungere ancora un po’ di latte.

Pulire le bietole eliminando la costa. Lavarle bene e sbollentarle qualche minuto in acqua bollente salata. Raffreddare in acqua e ghiaccio e saltarle con uno spicchio di aglio e olio.

Sbattere leggermente l’albume, spennellare la pelle dell’orate e coprirle con i semi di zucca. Rivestire una placca con carta da forno, ungerla e adagiarvi le orate; salare.

Cuocere le orate in forno a 200ºC per circa 7 minuti.

In 4 piatti, mettere la crema di zucca, la salsa al gorgonzola, le orate, la bietola, le chips di zucca, i fiori di rosmarino e completare con un filo d’olio

Matteo Casadio

Risotto gamberi rossi, pistacchi e agrumi

La ricetta Risotto gamberi rossi, pistacchi e agrumi

Hai voglia di risotto? Prova questa ricetta Risotto gamberi rossi, pistacchi e agrumi!

Con questa ricetta uniamo il riso prodotto nel nord dell’Italia con i prodotti del mare e della terra siciliana. Come amante del mare, sono molto legato ai gusti e ai profumi della Sicilia.

Guarda se ti piace questa ricetta!

Risotto gamberi rossi, pistacchi e agrumi

Risotto gamberi rossi, pistacchi e agrumi

Ingredienti per la ricetta Risotto gamberi rossi, pistacchi e agrumi

Ingredienti per 4 persone:
360 g riso acquarello
200 g code sgusciate di gambero rosso
1/2 cipolla
Fumetto di pesce quanto basta
Olio extravergine
1 arancio non trattato
1 limone non trattato
1 lime
25 pistacchi tostati e pelati
Bisque di crostacei
Procedimento:
Tritare la cipolla e rosolarla.
In un altro tegame tostare il riso.
Iniziare la cottura col brodo bollente aggiungendolo poco per volta.
Unire la cipolla precedentemente rosolata.
Verso fine cottura aggiungere la bisque di crostacei e la metà dei gamberi rossi tagliati a pezzetti.
Dividere i restanti gamberi, sempre tritati sopra 4 fogli di carta oleata e aiutandosi con un disco d’acciaio, formare 4 tartare tonde dello spessore di 1/2 cm.
Mantecare con olio extravergine.
Dividere in 4 piatti.
Completare con la tartare di gamberi rossi, po’ di pistacchi tritati ed alcuni interi.

Chef Matteo Casadio

CODICE-SCONTO-SALUGEA

Sconto Salugea

Sconto Salugea – Codice SUPERFRUTTO

Pasta Acciughe Cipolla e Pane

Arrivo a casa affamato, senza aver fatto la spesa.

Il mio frigorifero è sempre vuoto, la spesa la faccio giorno per giorno così decido al momento cosa voglio mangiare.

Tornando a noi! Cosa ho trovato in casa:

1/4 di cipolla
2 acciughe dentro ad un vasetto Nostromo
un tocco di pane integrale secco
uno spicchio di aglio
olio extravergine di oliva del mio amico Jimmy (quello non mi manca mai)
Paccheri

Questo è il risultato…pranzo più che soddisfacente!

paccheri acciughe

Se anche tu ti trovi nella mia situazione puoi procedere così:

portare a bollore l’acqua per cuocere la pasta. Salare l’acqua e versare i paccheri. In una padella mettere un po’ di olio, uno spicchio di aglio e la cipolla tagliata a julienne. Fare rosolare a fuoco basso, aggiungere le acciughe e scioglierle schiacciandole sul fondo della padella. Aggiungere il pane integrale secco grattugiato grossolanamente e fare tostare leggermente. Aggiungere un po’ di acqua di cottura e mescolare bene, poi far di nuovo asciugare in modo che l’impasto ottenuto si sgrani. Togliere la maggior parte del condimento ottenuto e tenere da parte. Quando la pasta sarà cotta, scolarla e saltarla in padella aggiungendo acqua di cottura e olio extravergine.

Impiattare e cospargere il condimento che era stato messo da parte.

Maki di tonno – Piccole tartare di tonno

Maki di tonno – Piccole tartare di tonno d’ispirazione giapponese

Perchè Maki?
I maki sono una delle preparazioni più diffuse della cucina giapponese. Sono i rotolini di riso che siamo abituati a vedere nei sushi bar.
Ce ne sono molti tipi: Futomaki, Hosomaki, che sono preparati con riso e pesce all’interno, avvolti con l’alga nori aiutandosi con tappetini di bamboo; Uramaki invece hanno il riso all’esterno e vari tipi di ripieno e vengono chiamati anche california rolls; poi i Temaki che hanno l’alga all’esterno e sono di forma conica e dimensioni più grandi.

Questo piatto non vuole essere una modifica dei piatti della cucina giapponese, che sono già ottimi così, se fatti da chi li sa fare veramente!

Quindi Maki soprattutto per la forma.

Maki di tonnoIngredienti preparare i maki per 4 persone:

400 grammi di tonno albacora
5 g cipolla Tropea
10 ml aceto di vino bianco
1 Ravanello
10 g zenzero in agrodolce
20 g perle aceto balsamico
2 pomodori piccadilly confit
basilico greco
40 g daicon
2 Cetrioli
0,3 g iota
sale Maldon
olio extravercine d’oliva
Per le sfere di balsamico:
50 g olio di semi
50 ml aceto balsamico
1,5 g agar
Buono sconto goji Buono Sconto SUPERFRUTTO per tutti i prodotti naturali SALUGEA

Per preparare le tartare di tonno

Togliere tutti i filamenti dal tonno.
Tagliare tutta la polpa a quadretti piccoli.
Con l’aiuto di uno stampo tondo formare 16 piccole tartare da 20 g l’una.
Con la mandolina affettare i cetrioli. Tagliare a metà le strisce di cetriolo e avvolgere le tartare. Conservare le parti avanzate, serviranno per fare il gel.
Tagliare la cipolla a piccoli bastoncini da 1,5 cm e lasciarle marinare in aceto per 30 minuti.
Tagliare anche i ravanelli a bastoncini come la cipolla.

Per i preparare i pomodori confit

Sbollentarli in acqua per 10 secondi, tagliarli a metà. Eliminare pelle e semi e condirli con poco sale e poco zucchero, qualche lamella di aglio, qualche foglia di origano fresco, un po’ di olio extravergine e fare asciugare in essiccatore a 60ºC per 2 ore.Tagliarli in 16 piccoli pezzi.

Pelare il daicon e tagliarlo a julienne fine. Lasciarlo in acqua e ghiaccio per 30 minuti, poi scolarlo.

Tritare lo zenzero

Per preparare il gel di cetriolo

Eliminare i semi, ma non la pelle dagli avanzi dei cetrioli. Centrifugare.
A 100 g di centrifugato di cetriolo unire 0,2 g di sale e la iota, mescolare e portare a 80 gradi. Filtrare. Lasciare raffreddare.

Per preparare le sfere d’aceto balsamico

Mescolare l’aceto balsamico con l’agar e portarlo a bollore. Lasciare intiepidire e con una siringa far cadere una goccia per volta nell’olio di semi freddo. Lasciare per un minuto, poi scolarle e lavare in acqua. Conservarle con un po’ di aceto balsamico.

Composizione del piatto

Versare un cucchiaio di gel per ogni piatto e farlo colare inclinandolo.
Disporre 4 Maki per porzione.Guarnire ogni Maki con un po’ di zenzero, un pezzetto di pomodoro confit, uno di cipolla, uno di ravanello, le sfere di balsamico e una fogliolina di basilico greco.
Lateralmente mettere il daicon.
Condire con un filo di olio e un pizzico di sale Maldon.

Il Pesce e i prodotti ittici in scatola

expoGrazie a Nostromo, Pescenudo ha avuto la fantastica opportunità di partecipare a una conferenza tenuta al Expo Conference Center, dove ci si chiedeva quale fosse il ruolo del pesce nella dieta mediterranea.

Con la professoressa Alessandra Bordoni dell’Università di Bologna, abbiamo potuto discutere e avere chiarimenti sull’importanza del pesce nella nostra alimentazione e in particolare sui  prodotti ittici conservati in scatola.

Il pesce è uno degli alimenti rappresentativi della Dieta Mediterranea. È in grado di apportare all’alimentazione sostanze dall’elevato valore nutritivo come proteine nobili, omega 3, vitamine in particolare del gruppo B  e diversi sali minerali.

Nonostante queste proprietà, attualmente in Italia si mangia meno di un terzo della quantità di pesce raccomandata (100/150 g, 2-3 volte alla settimana).

Questa mancanza è legata principalmente alla reperibilità, praticità di conservazione e costo del pesce. La questione potrebbe essere risolta in parte con l’inserimento nella dieta e nelle abitudini di tutti i giorni di prodotti ittici in conserva (soprattutto pesce azzurro) come alici, sgombro e tonno.

Il pesce conservato sott’olio o al naturale apporta infatti al nostro organismo pressappoco gli stessi macronutrienti del pesce fresco.

Navigano diversi falsi miti intorno ai prodotti ittici conservati in scatola:

si pensa che per poter mantenere per lungo tempo l’integrità del pesce, ci sia il bisogno di aggiungere conservanti, mentre per garantire una conservazione ottimale del prodotto, sono sufficienti un semplice trattamento termico, olio e sale;

si pensa che questi prodotti contengano troppo sale e troppi grassi (è sempre preferibile scegliere i prodotti “al naturale” piuttosto che quelli conservati in olio). Ad esempio una scatoletta di tonno sgocciolata da 52 g di prodotto netto, contiene la quantità di sale pari ad un panino da 50 g oppure una mozzarella da 100 g. Mentre per quanto riguarda i grassi possiamo paragonare la nostra scatoletta ad una fetta di filetto di bovino da 100 g oppure a un uovo.

Per quanto riguarda l’allarme mercurio, persino i soggetti a rischio (donne che programmano la gravidanza, donne in gravidanza e allattamento, bambini piccoli) potrebbero scegliere di consumare fino a 340 g a settimana di tonno in scatola senza che questo comporti alcun problema.

Possiamo perciò affermare che i prodotti ittici conservati in scatola sono una buona alternativa al pesce fresco in termini di prezzo, praticità, nutrienti e gusto.

Ovviamente pescenudo, quale blog dei sapori autentici e sinceri, non può che preferire il pesce fresco con tutti i pregi, ma anche le difficoltà e problematiche che questo fantastico regalo della natura può riservare, ma si sente di prendere in considerazione e consigliare i prodotti ittici in scatola a tutti.

Anche in poco tempo, tutti potrebbero essere in grado di prepararsi pranzetti salutari e nutrienti, soprattutto se seguendo pescenudo.it!!!

Alex Vitali  per pescenudo.it