Carpaccio di tonno con pomodorini, capperi, olive, e basilico

Come preparare il carpaccio di tonno

Ecco un’altra ricetta semplice con tonno: carpaccio di tonno con pomodori, capperi, olive e basilico.

Fino a 4/5 anni fa avrei usato il tonno rosso pescato nei nostri mari, ma visto lo sfruttamento e l’utilizzo eccessivo, preferisco utilizzare un tonno pinna gialla dell’oceano indiano.

Carpaccio di tonno

Ingredienti per 4 persone:
500 g tonno pinna gialla
20 olive taggiasche snocciolate
capperi di Salina sotto sale
12 pomodorini vesuviani
Sale Maldon
basilico
Olio extravergine di oliva

Trattare il tonno come tutte le altre preparazioni di pesce crudo ( tecnica preparazione pesce crudo ).
Tagliare il tonno a fettine disponendolo in 4 piatti. mettere al centro i pomodorini tagliati in ottavi, le olive e i capperi lasciati dissalare per qualche minuto sotto l’acqua fredda.
Completare con un filo di olio, poco sale Maldon e un ciuffo di basilico.
Crudo e mangiato!

Tartare di tonno con daikon, mela verde, olive e sesamo

Oggi vi propongo una tartare di tonno alternativa. Leggi e prova la ricetta!

tartare tonno daicon mela verde e olive

Ingredienti per 4 persone:

600 g di filetto di tonno rosso nostrano freschissimo abbattuto per 24 ore a -20ºC ( Tecnica preparazione pesce crudo)
10 ml di cognac
olio extravergine, sale e pepe per condire
40 g olive taggiasche
60 g daikon tritato e strizzato
una mela Granny Smith
sesamo tostato

Procedimento
Tagliare il tonno a quadretti piccoli, metterlo in un colapasta e lasciarlo un’oretta in frigorifero in modo che possa sgocciolare il sangue.
Condire la tartare con olio, sale, pepe, cognac e lavorarla con due cucchiai per un minuto circa.
Dividere il tonno in 4 parti uguali e formare le tartare aiutandosi con uno stampo cilindrico.

Disporre su ogni tartare il daikon, la mela tagliata in piccoli quadretti, le olive tritate e alla fine il sesamo tostato.

Caprese di gamberi rossi – Abbinamento strano?

Caprese di gamberi rossi.  Abbinamento strano?

In apparenza può apparire un abbinamento un po’ forzato, ma lasciamo a te l’ultima parola.

Prova a fare questa ricetta e facci sapere. cosa ne pensi!

Ingredienti per 4 persone:
120 g mozzarella di bufala
200 g gamberi rossi freschissimi
16 pomodorini vesuvio
origano fresco
aglio
zucchero
sale Maldon
olio extravergine di oliva


Dopo aver lavato e sbollentato i pomodorini, tagliarli a metà, privarli della polpa interna e dei semi, eliminare la pelle e appoggiarli rovesciati su un foglio di carta da cucina per asciugare l’acqua presente. Condire in un contenitore i pomodorini con sale fino, zucchero, lamelle di aglio e qualche fogliolina di origano fresco. Distribuire i pomodori su una placca leggermente unta e lasciare asciugare in forno a 80-90°C per 60-70 minuti.

Pulire i gamberi rossi (meglio se abbattuti per 24 ore a meno 20°C) TECNICA PESCE CRUDO pelandoli, togliendo loro il filo, la testa e la coda, poi tagliarli a meta’ per tutta la lunghezza.

Tagliare la mozzarella a fette grosse un paio di centimetri.
Comporre il piatto alternando tutti gli ingredienti in maniera ordinata, condire con olio extravergine e sale Maldon.

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Carpaccio di ricciola con germogli sakura

Ingredienti:
Ricciola
germogli Sakura mix
Sale alla vaniglia di Tahiti
Olio extravergine

Sfilettare la ricciola dopo averla sventrata con delicatezza.
Dividere la baffe in due parti seguendo la fila di spine che partono dalla testa alla coda.
Per il carpaccio utilizzeremo la parte alta, quella della schiena,
mentre dalla parte della pancia potremo fare altre cose, come spiedini, anzi fra poco pubblicherò un.altra ricettina interessante.
Abbattere quindi le parti che utilizzeremo da crudo.
Dopo 24 ore le decongelare.
Tagliare delle fettine regolari e sottili e disporle nel piatto in maniera ordinata.
Disporre al centro i germogli, condire con un filo d’olio e poco fior di sal e marino aromatizzato alla vaniglia.

Crudo e mangiato

Gamberi rossi crudi con caviale Asetra e panna acida

Vi propongo anche oggi un piatto di crudo. Con i soldi che vi risparmiate sulla bolletta del gas, potete comprare un po’ di gamberi rossi, magari di Porto Santo Spirito, una scatoletta di caviale iraniano fresco e un po’ di sour cream.

Per sicurezza, come prevede il regolamenton 4379-P del 17/02/2011 emanato dal Ministero della Salute, abbattiamo i gamberi rossi per 24 ore,  dopo averli privati della testa e dell’intestino.

Una volta decongelati li tagliamo a piccoli medaglioni  e li disponiamo su un piatto; gli adagiamo sopra una quenelle di caviale e completiamo con un ciuffo di sour cream.

Ed ora la parola al SOMMELIER GIANLUCA BELLETTI:
“ad un piatto così sarebbe troppo facile e scontato abbinare uno Champagne o un buon spumante italiano, io ci vedo bene un Riesling della Mosella, vino poco alcoolico, (generalmente hanno 9/10 gradi…) dai profumi di agrumi e frutti tropicali, al gusto molto minerale, sapido, morbido e acidulo allo stesso tempo, con la tendenza dolce dei gamberi, l’intensità del sapore del caviale e la morbidezza tattile della panna acida, è un grande abbinamento, se invece vogliamo metterci un vino italiano penso ad un moscato giallo dell’alto adige, con i classici sentori di quest’uva, pesche mature, bianche, erbe aromatiche e dal classico sapore di moscato ma secco,  buona persistenza aromatica per contrastare la lunga permanenza del sapore del caviale al palato…”

Crudo e mangiato!

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Plateau di crudo – Molluschi Pesce Crostacei

Plateau di crudo – Molluschi Pesce Crostacei

Voglia di crudo?
Allora servono:
ostriche, magari di più varietà; scampetti nostrani; gamberi rossi di Porto Santo Spirito, sono il top; tonno, ricciola, buccine (anche se vanno lessate). Già con questi ingredienti potete toglievi la voglia, ma se volete potete aggiungere ancora cozze pelose, tartufi di mare, ricci di mare, capesante,…

IMPORTANTE: come tutte le preparazioni di pesce crudo, la ricciola, il tonno ed i crostacei vanno abbattuti per almeno 24 ore a meno 20 °C vedi preparazione del pesce crudo.

Ed ora la parola al SOMMELIER GIANLUCA BELLETTI

Crudità….. aaaaahhhh, le crudità… con due foto così riesco solo a pensare ad uno Champagne Blanc de Blancs, possibilmente in formato magnum, che è sempre più buono della bottiglia normale, chissà perché, mah, misteri della natura… fatto solo con uve Chardonnay, soave, non aggressivo, elegante come un vestito di seta da Gran Sera, fine, delicato e persistente al palato, possibilmente prodotto da uno dei tanti piccoli vignaioli che non riescono a farsi conoscere nel nostro mercato, sopraffatti dalla potenza commerciale che hanno i grandi gruppi industriali, ce ne sono tanti, di questi eroi dei nostri tempi, che cercano di portare avanti una tradizione plurisecolare, fatta di lavoro in vigna con i cavalli invece delle macchine, amore per la propria terra, cura delle uve con lo stesso amore che si dona ai propri figli…

In Piemonte, invece, terra di grandi rossi, c’è una storia di famiglie che da tanto tempo dedicano alla produzione di vini spumanti la stessa attenzione che tutti sappiamo viene data alla produzione di vini rossi di grande fama… Ci sono spumanti Piemontesi (naturalmente a Metodo Classico) con una storia che risale ai tempi del Conte di Cavour e con le stesse uve che concorrono alla produzione di Champagne, che veramente possono dare tante soddisfazioni in abbinamento con la cucina (ma quale cucina se è tutto crudo!) che tanto piace ai turisti che capitano dalle nostre parti!!!

Quando si fa un giro a Parigi, se si capita in uno dei tanti mercatini rionali, al di fuori dei soliti giri turistici, dove l’immancabile vecchina, col suo banco di ostriche, ci apre delle ostriche fresche di Arcachon, nel classico bistrot lì di fianco, ci faranno bere del Muscadet, vino sconosciuto da noi, dalla valle della Loira, bisogna provarlo, per capire che cos’è un abbinamento tradizionale, dove l’aromaticità, la sapidità e il sapore di mare incontrano un prodotto della terra, con fragranze di lieviti, sentori di miele e di frutti dolci come le albicocche e le nespole, frutto dimenticato ma vivo nei ricordi di quando eravamo bambini…

Crudo e mangiato!