Il Pesce e i prodotti ittici in scatola

expoGrazie a Nostromo, Pescenudo ha avuto la fantastica opportunità di partecipare a una conferenza tenuta al Expo Conference Center, dove ci si chiedeva quale fosse il ruolo del pesce nella dieta mediterranea.

Con la professoressa Alessandra Bordoni dell’Università di Bologna, abbiamo potuto discutere e avere chiarimenti sull’importanza del pesce nella nostra alimentazione e in particolare sui  prodotti ittici conservati in scatola.

Il pesce è uno degli alimenti rappresentativi della Dieta Mediterranea. È in grado di apportare all’alimentazione sostanze dall’elevato valore nutritivo come proteine nobili, omega 3, vitamine in particolare del gruppo B  e diversi sali minerali.

Nonostante queste proprietà, attualmente in Italia si mangia meno di un terzo della quantità di pesce raccomandata (100/150 g, 2-3 volte alla settimana).

Questa mancanza è legata principalmente alla reperibilità, praticità di conservazione e costo del pesce. La questione potrebbe essere risolta in parte con l’inserimento nella dieta e nelle abitudini di tutti i giorni di prodotti ittici in conserva (soprattutto pesce azzurro) come alici, sgombro e tonno.

Il pesce conservato sott’olio o al naturale apporta infatti al nostro organismo pressappoco gli stessi macronutrienti del pesce fresco.

Navigano diversi falsi miti intorno ai prodotti ittici conservati in scatola:

si pensa che per poter mantenere per lungo tempo l’integrità del pesce, ci sia il bisogno di aggiungere conservanti, mentre per garantire una conservazione ottimale del prodotto, sono sufficienti un semplice trattamento termico, olio e sale;

si pensa che questi prodotti contengano troppo sale e troppi grassi (è sempre preferibile scegliere i prodotti “al naturale” piuttosto che quelli conservati in olio). Ad esempio una scatoletta di tonno sgocciolata da 52 g di prodotto netto, contiene la quantità di sale pari ad un panino da 50 g oppure una mozzarella da 100 g. Mentre per quanto riguarda i grassi possiamo paragonare la nostra scatoletta ad una fetta di filetto di bovino da 100 g oppure a un uovo.

Per quanto riguarda l’allarme mercurio, persino i soggetti a rischio (donne che programmano la gravidanza, donne in gravidanza e allattamento, bambini piccoli) potrebbero scegliere di consumare fino a 340 g a settimana di tonno in scatola senza che questo comporti alcun problema.

Possiamo perciò affermare che i prodotti ittici conservati in scatola sono una buona alternativa al pesce fresco in termini di prezzo, praticità, nutrienti e gusto.

Ovviamente pescenudo, quale blog dei sapori autentici e sinceri, non può che preferire il pesce fresco con tutti i pregi, ma anche le difficoltà e problematiche che questo fantastico regalo della natura può riservare, ma si sente di prendere in considerazione e consigliare i prodotti ittici in scatola a tutti.

Anche in poco tempo, tutti potrebbero essere in grado di prepararsi pranzetti salutari e nutrienti, soprattutto se seguendo pescenudo.it!!!

Alex Vitali  per pescenudo.it

Recensioni Tripadvisor

 

Tripadvisor

Confesso che quando sono in viaggio e ho bisogno di trovare un alloggio o un ristorante, non riesco a non dare un’occhiata a Tripadvisor; inoltre, come chef e responsabile del locale dove lavoro, mi piace vedere cosa i clienti pensano di noi.

Ritengo che in linea di massima le recensioni sui locali lasciate dai clienti che sono passati prima, possano dare un’idea a quelli futuri di quello che potranno trovare in un locale, ma come tutti i servizi di massa TripAdvisor va consultato in maniera intelligente.

Ognuno di noi ha abitudini, esigenze, richieste, aspettative, conoscenze, carattere, finanze diverse…. e per questo per lo stesso locale, spesso troviamo valutazioni contrastanti.

Bisogna dire che anche in locali dove di solito tutto funziona a dovere, può capitare l’imprevisto o l’errore;  altre volte capitano clienti che vanno in un ristorante e non riescono a godersi il cibo o l’esperienza solo perché quel giorno non sono dell’umore giusto e per qualche altro motivo hanno avuto una brutta giornata.

Fin qui è tutto normale.

Potrebbe essere un bel servizio se usato lealmente, ma ci sono e purtroppo non si estingueranno mai, persone sleali, viscide, egoiste e senza scrupoli,…. che utilizzano anche questo servizio in maniera disonesta, per fare dispetti e o per cercare di attirare clienti nei propri locali.

Conosco gestori di locali che in passato sono stati sleali con il personale, con i fornitori, non pagandoli , derubandoli, ecc… ma per le leggi italiane e per chi le deve far applicare, possono ancora stare lì, gestire e continuare a fregare. Cosa possiamo pretende da gente come questa?

Cosa volete che sia per loro creare più accounts in Tripadvisor per lasciare commenti positivi sulle loro attività e pubblicizzare il loro ristorante-pizzeria, e denigrare gli altri ristoranti della zona? Solo un gioco da ragazzi.

Non fatevi prendere in giro anche voi. Le recensioni vanno analizzate se non volete trovare sorprese. Vanno tenute più in considerazione quelle lasciate da utenti che ne hanno già lasciate molte e soprattutto di locali e località diverse.

Avete capito?

Quando scriviamo recensioni rendiamoci conto che quello che scriviamo verrà letto e consultato da altre persone e se non vogliamo fare la parte dei pirla, cerchiamo di essere onesti e obiettivi… di bambocci ce ne sono già abbastanza e ovviamente, non avendo altro da insegnare, stanno crescendo i loro figli nello stesso modo.

Matteo Casadio

Chef to Chef Parma 2015

Sicuramente in ritardo, ma come si dice in questi casi:

“Meglio tardi che mai!”

Ecco le foto dell’edizione Chef to Chef di quest’anno che come tutti gli anni si e’ svolta il 20 aprile 2015 a Polesine Parmense nella suggestiva Antica Corte Pallavicina. Anche quest’anno tanti espositori, tanti chef e tanti visitatori.

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C’eravamo anche noi con il ristorante La Buca di Cesenatico e Gregorio grippo.

Tacos, Sgombro, Squacquerone, Rucola e Aceto Balsamico di Modena I.G.P

Con questa ricetta Pesce Nudo partecipa al Finger Food Contest 2015

ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP GUERZONI: NUTRIRE IL BUONO CHE VIENE DALLA TERRA

logo mailPer questa ricetta abbiamo preparato dei piccoli tacos con un mix di farine di segale, semi di girasole, sesamo, grano, avena, farro, orzo, mais che poi abbiamo farcito con piccoli tranci di sgombro cotti al vapore, una spuma di squacquerone e rucola.
tacos

Ingredienti per 10/12 tacos:
60 g mix di farine di segale, semi di girasole, sesamo, grano, avena, farro, orzo, mais
60 g acqua
3 g lievito di birra
1,5 g sale
Impastare tutti gli ingredienti e lavorarli per un paio di minuti. Stendere sottilmente con il matterello. Forare la sfoglia con una forchetta. Con uno stampo, tagliare dei dischi del diametro di 5/6 cm. Appendere i dischi nella griglia del forno in modo da far prendere alla sfoglia la forma del tacos. Cuocere a 180º C per 5/6 minuti.
Ingredienti per la farcitura:
1 sgombro da 350/400 g
ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP GUERZONI
100 g di squacquerone
1 mazzetto di rucola
olio extravergine d’oliva
sale
Preparazione:
Pulire lo sgombro eliminando le interiore, poi lavarlo in acqua fredda, sfilettarlo e con le pinzette, togliere tutte le spine. Tagliare dei piccoli tranci larghi 1,5 cm. Disporli in una teglia forata e cuocerli a vapore per 2 minuti circa. Raffreddarli rapidamente.
Lavorare lo squacquerone con una frusta e metterlo in un sac a poche con la punta rigata.
Lavare la rucola e sgocciolarla bene.
Comporre i tacos mettendo all’interno di ognuno un piccolo trancio di sgombro, (condito con un filo di olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale) un ciuffo di spuma di squacquerone, 2 foglioline di rucola e qualche goccia di ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP GUERZONI.