Ho iniziato ha produrre vassoi di legno con legno di recupero.
È iniziato quasi per caso nel periodo del lockdown per il corona virus.
I ristoranti erano chiusi, quindi mi sarebbe piaciuto proporre del Sashimi col la miglior qualità di pescato. Mi serviva un contenitore che potesse essere idoneo al caso. Non potendo uscire per andare alla ricerca, ho pensato a varie soluzioni cercando tra le cose che avevo in casa.
In cantina avevo tanti ritagli di legno, rimasugli di lavoretti degli ultimi anni, ho iniziato a iincollarli e incastrarli, tagliarli e levigarli.
Non sono un falegname, sono un cuoco, ma alla fine stava saltando fuori qualcosa che mi piaceva.Era stimolante ridare vita a questi pezzi di legno che altrimenti sarebbero finiti nel camino il prossimo inverno svanendo in un fiammata di pochi minuti.
Ogni vassoio che completavo era differente dall’altro,…man mano che ne producevo, avendo sempre pezzi di legno più piccoli, creare un tagliere era sempre di più un Tetris. Cercando di sfruttare anche il più piccolo pezzettino di legno, valorizzarne al massimo le venature, mi ha fatto capire che il lavoro di un falegname responsabile, non è poi così diverso da quello di un cuoco responsabile!
Li ho poi lucidati con una resina speciale per contatto alimentare.
Volevano essere un vassoi veloce da realizzare a costo basso,…sono diventati vassoi unici, talmente unici che ho deciso di numerare.
Il lockdown è finito e il sashimi da asporto non sono riuscito a farlo, ma ho dei bei vassoi di mia produzione che adesso sto usando per comporre i miei Sashimi per eventi in case private e nei migliori locali della zona.