Non sai come si apparecchia la tavola?
Questa immagine può essere d’aiuto per chi ha dubbi e non sa come apparecchiare la tavola per il cenone!
Questa ricetta è di una nostra amica Elisa Giannini che già ha collaborato con pescenudo.it proponendo un’altra ricetta: Macedonia di salmone ai frutti rossi.
La sua idea era quella di creare 3 differenti “torrette” che utilizzano come elemento principale la melanzana, tagliata a fette e cotta alla griglia o in padella antiaderente, abbinando a ognuna, pesce e aromi particolari.
Il risultato è d’effetto e dall’apparenza molto gustoso!
Vediamo come si fa!
Torretta di Melanzane allo Pesce Spada e Borragine
Ingredienti:
melanzane tonde
stracciatella o squacquerone
pesce spada
olio Extra Vergine d’Oliva
basilico viola
menta peperita
fiori di borragine
timo cedrino
Sale
Lavare e tagliare le melanzane a fette sottili, salarle, pressarle leggermente e lasciarle riposare. Ungerle e passarle alla griglia.
Il pesce spada deve essere abbattuto, poi tagliato a fette sottili e marinato un paio d’ore in un’emulsione di olio EVO, basilico nero e menta piperita
Partire con il primo strato mettendo una fetta di melanzana, poi della stracciatella o squaquerone, quindi lo lo spada. Alternare con il carpaccio pesce spada. Creare più strati. Terminare con i fiori di borragine e rametti di timo cedrino.
Torretta di Melanzana, Burrata, Pepe creolo e Fiori.
Ingredienti:
melanzane tonde
burrata
olio Extra Vergine d’Oliva
pepe creolo
fiori eduli
sciroppo d’acero
menta
Sale
Lavare e tagliare le melanzane a fette sottili, salarle, pressarle leggermente e lasciarle riposare. Ungerle e passarle alla griglia.
Mettere sulla base del piatto alcuni rametti di menta per profumare.
Alternare le fette di melanzana con la burrata e poco pepe creolo e completare con sciroppo d’acero colato sopra prima di mettere i fiori.
Toretta di Melanzane, Salmone, Datteri e Pane Carasau
Ingredienti:
melanzane tonde
salmone affumicato
datteri
lime
miele d’acacia
menta
zucchero di canna
pane carasau
sale
pepe
Lavare e tagliare le melanzane a fette sottili, salarle, pressarle leggermente e lasciarle riposare. Ungerle e passarle alla griglia.
Mescolare il salmone tagliato a piccoli quadri, a pezzetti piccolissimi di datteri marinati al lime, miele di acacia, zucchero di canna, pepe e sale.Disporre la prima fetta di melanzana grigliata su una fettina di pane carasau.
Alternare poi il salmone condito, con le altre fette di melanzana e qualche rametto di menta.
Completare con una grattata fine di lime.
Tris Turrets Eggplants
Ringraziamo di nuovo Elisa per la sua disponibilità!
L’ Europa ha lanciato la campagna “L’Europa firma i prodotti dei suoi territori” rivolta a promuovere alcune eccellenze ortofrutticole DOP IGP di Italia, Francia e Spagna. Per la Francia troviamo il Kiwi de l’Adour, l’Asparago di Sables des Landes, la Fragola del Périgord e la Prugna d’Agen; per la Spagna il Kaki di Ribera del Xùquerper; per l’Italia la Pera dell’Emilia-Romagna, la Pesca e Nettarina di Romagna e il Radicchio di Treviso.
Il Veneto è il maggior produttore di radicchi, ed è in questo territorio che si coltivano le 5 varietà DOP IGP: il radicchio precoce, il radicchio tardivo, il radicchio variegato di Castelfranco, il Radicchio di Verona, il Radicchio di Chioggia sia rosso che bianco.
Subito fuori Castelfranco, direzione Treviso troviamo la Strada del Radicchio, nel Parco naturale del Sile. È questa la zona dove si produce il Radicchio Rosso Tardivo di Treviso.
Solo dopo aver visto i luoghi, le persone e le loro mani lavorare, ascoltato il loro sapere, la loro passione e le loro esperienze, si può iniziare a capire il valore di ogni singolo”Fiore” di Radicchio Rosso di Treviso IGP Tardivo.
La zona di produzione ha la sua fondamentale importanza, sia per il particolare clima costante, non troppo freddo con solo qualche notte di temperature sotto zero, sia per la conformazione del terreno, requisiti fondamentali per ottenere il marchio DOP. Per il forte legame con questa terra, il radicchio di Treviso è stato il primo prodotto al quale è stato abbinato il nome della zona di produzione.
Il Radicchio Rosso di Treviso che troviamo ordinato nella cassetta del mercato è il frutto di anni di accurata selezione del seme, di una concimazione naturale della terra e di un’aratura leggera, (il terreno deve mantenere sempre la sua natura, altrimenti diventa ambiente ideale per i parassiti) e di una particolare e lunga lavorazione. I preziosi semi vengono fatti germogliare verso la metà di luglio, quindi le piantine distribute nel terreno a una distanza di 60 cm una dall’altra. Il radicchio inizierà a maturare dalla fine di ottobre alla fine di gennaio.
È questo il momento nel quale viene raccolto con tutta la sua radice, pulito dalla terra e legato in grossi mazzi, che possono essere conservati anche 3 mesi prima di passare alla fase successiva.
I mazzi di radicchio vengono poi messi in vasche per l’imbianchimento, (tecnica utilizzata già alla fine dell’800), tenendo immerse le radici nelle preziose e pure acque sorgive, provenienti dal sottosuolo dalle vicine montagne calcaree, che da una profondità di 200 metri arrivano in superficie ad una temperatura di circa 12º C. È qui che in 15/20 giorni avviene una la trasformazione che da vita al fiore, il cuore del radicchio tardivo.
Vengono eliminate tutte le foglie esterne e pulite la radici con affilati coltelli.
A questo punto il Radicchio Rosso di Treviso, viene lavato in grosse bacinelle sempre con la freschissima acqua proveniente dal sottosuolo e riordinato in cassette, pronto per essere venduto ai consumatori più attenti.
Tutte queste le fasi di lavorazione e le attente tecniche utilizzate hanno conferito il marchio IGP al Radicchio Trevigiano Tardivo, non per niente i prodotti per ottenere il marchio IGP devono essere strettamente legati al territorio di provenienza e presentarsi con caratteristiche ben definite e garantite.
di Matteo Casadio
Uno dei dolci classici francesi è il soufflè. I soufflè possono essere sia salati come per esempio al formaggio, sia dolci: alla vaniglia, all’arancia, al cioccolato….
È una ricetta semplice da realizzare, ma come per tutte le ricette dei dolci montati, che devono risultare gonfi e leggeri, bisogna essere molto attenti e delicati nel trattare tutti gli ingredienti.
Ingredienti per 7/8 stampi da 7/8 cm di diametro di base:
190 g latte intero
35 g farina di forza
35 g burro
100 g zucchero
68 g tuorlo 3 circa
112 g albumi 5 circa
135 g cioccolato 70%
3 g sale
Infarinare l’interno degli stampi passando un leggero strato di burro, poi facendo aderire la farina.
In un contenitore, mescolare la farina con il burro morbido e il sale.
In un pentolino portare a bollore il latte con 75 g di zucchero.
Unire il panetto di burro e farina e mescolare con la frusta, poi aggiungere cioccolato tagliato a pezzetti e in ultimo i tuorli.
Lasciare raffreddare leggermente e aggiungere delicatamente gli albumi montati con 25 g di zucchero.
Versare il composto negli stampi riempiendoli fino al bordo.
Cuocere a 190º C.
Per gli stampi del diametro di 7 cm la cottura sarà di 17 minuti, per quelli di 8, 18 minuti.
Servire immediatamente, con panna montata, o crema inglese
Una ricetta per fare gli gnocchi con solo patate e farina, senza uova.
Dosi per 4 persone:
600 g patate vecchie, che contengono più amido e meno acqua di quelle fresche.
250 g farina 00
noce moscata
sale
Lavare le patate e cuocerle con la buccia mettendole in acqua fredda con molto sale e portarle a sobbollire fino a quando non saranno cotte.
Pelare le patate e schiacciarle con l’apposito schiacciapatate. Profumare con la noce moscata e aggiustare di sale. Impastare velocemente con la farina.
Formare facendo rotolare un po’ per volta l’impasto con le mani, formare dei cilindri e tagliare gli gnocchi della grandezza che si desidera.
Fare rotolare gli gnocchi uno a uno sulla punta di una forchetta, facendo una leggera pressione con il pollice.
A questo punto gli gnocchi di patate sono pronti da cuocere in acqua bollente salata.
Sono buonissimi anche conditi con solo salsa pomodoro, ma possono anche essere utilizzati con sughi di verdure, carne o pesce.
Se vuoi puoi provarli conditi con triglie, pomodoro e zenzero, la ricetta la trovi qui
Ecco un altro video: Tiramisu: come fare un tiramisu più soffice e leggero montato al momento, grazie al sifone.
Molto semplice da realizzare e sicuro perché utilizziamo come base una crema inglese (vedi la ricetta qui), per evitare qualsiasi contaminazione da salmonella, visto che i tuorli vengono pastorizzati.
Per un sifone da litro:
500 g Mascarpone
300 g Crema inglese
1 Bombolette azoto
In una bastardella lavorare il mascarpone con una frusta, diluire con la crema inglese e filtrare al colino fine.
Versare il composto nel sifone, caricare con l’azoto ed agitare bene.
Conservare in frigorifero a +2°C.
Agitare il sifone ed estrarre la spuma di mascarpone al momento.
Alternare mascarpone, pan di Spagna al caffè, caffè come si può vedere nel video.