Scrivo questo articolo per segnalare la mia esperienza, con l’augurio di aiutare giovani cuochi a non commettere i miei stessi errori.
Ho iniziato a lavorare in cucina quando avevo 14 anni. Erano gli anni ’80. Allora i ristoranti della Riviera Romagnola, durante la stagione estiva erano pieni dalle 20 fino almeno all’una di notte, in alcuni giorni della settimana, spesso rimanevano aperti fino alle 4 della mattina.
Più di una volta sono uscito dal lavoro con le prime luci dell’alba. In quel periodo era normale se eri un cuoco, lavorare almeno dalle 14 alle 16 ore di media, eravamo tutti convinti che più ore lavoravi, più era il tuo valore; più eri giovane, più dovevi dimostrare di essere un guerriero disposto a tutto.
A quell’età credevo che fosse normale così! Forse negli ultimi anni, le ore di lavoro in cucina si sono leggermente ridotte, ma in tutti i casi il lavoro del cuoco rimane un lavoro duro, pesante di stress fisico e mentale.
Rischio flebiti trombosi
Uno dei primi problemi fisici che ho riscontrato e purtroppo anche trascurato è stato il gonfiore alle gambe causato proprio dalle tante ore in piedi, spesso a temperature elevate che di certo non aiutano la circolazione del sangue.
Sintomi da non sottovalutare
I primi sintomi che mi ricordo, sono stati senso di affaticamento alle gambe, un leggero indolenzimento, poi ho iniziato a sentire leggeri pizzicori e formicolii e il colore dei polpacci leggermente più scuro, fino a quando non sono apparse le prime vene varicose dietro alle ginocchia.
Solo a quel punto sono andato da uno specialista, che mi ha infamato e mi ha fatto capire che tutti questi sintomi non devono essere mai sottovalutati. La safena, che è la vena che attraversa tutta la gamba, era 3 volte più dilatata del normale con altissimi rischi di trombosi e flebiti.
Alla fine della storia sono stato operato prima a una gamba pio all’altra per eliminare le vene a rischio di rottura. Per questo, mi rivolgo soprattutto ai giovani cuochi ma anche a tante altre categorie di lavoratori per provare a far capire quanto sia importante la prevenzione.
Come prevenire i problemi delle gambe gonfie, vene varicose, mani e piedi gonfi
Per prevenire questi problemi di circolazione bisogna, soprattutto al lavoro e quando si deve stare per tante ore in piedi, utilizzare le calze a compressione graduata, poi è molto importante assumere integratori per proteggere, mantenere e sostenere la struttura delle vene.
Dopo tante prove, i benefici li ho trovati assumendo uno specifico integratore Salugea: VENASAL.
Prodotti scontati salugea
Ho provato molti prodotti Salugea e conosco questa ditta da tempo. Hanno una linea di integratori e prodotti 100% naturali e sicuri per la cura della propria salute. Per questo li ho contattati e sono riuscito ad ottenere uno SCONTO del 10% per tutti gli amici di Pesce Nudo. Se vuoi puoi andare sul sito Salugea seguendo direttamente questo link che ti da il diritto di avere uno SCONTO del 10% SU TUTTI GLI ACQUISTI.
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Venasal integratore per la circolazione venosa
Benefici del prodotto integratore naturale Venasal Salugea
Utilizzando Venasal la struttura del sistema venoso si rinforzerà e gambe, mane e piedi non saranno più gonfi, dandoti una sensazione di benessere
Benefici Venasal
Cosa contiene Venasal?
La sua forza è un mix di piante unico, completo e innovativo: Ippocastano, Amamelide, Rusco, Meliloto e Ribes Nero. Tutte, ovviamente, in estratto secco ad altissima titolazione, cioè ad elevato contenuto di principi attivi, gli unici a garantire veramente l’efficacia del prodotto.
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I dettagli che fanno la differenza da molti altri prodotti
Top Quality
Qualità e quantità. Due parole che spiegano in che cosa è diverso Venasal.
- Qualità: Ippocastano, Amamelide, Rusco, Meliloto e Ribes Nero sono piante dalle incredibili proprietà per il sistema venoso. Ma è la loro sinergia a creare un prodotto unico, davvero completo e, soprattutto efficace per il sistema venoso.
- Quantità: di ogni pianta è stato scelto solo il principio attivo ad altissima titolazione. Ad esempio il principio attivo dell’Ippocastano, l’Escina, viene apportato a 75 mg al giorno, il massimo quantitativo giornaliero approvato dal Ministero della Salute per questo componente!
Apporti di nutrienti ed estratti vegetali per dose giornaliera (2 capsule)
Per concludere, voglio chiarire che non sono un medico, quindi quello che ho raccontato è la mia esperienza e il consiglio, anche se non hai ancora sintomi, è quello di chiedere sempre l’opinione di uno specialista per evitare problemi in futuro.
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