Strichetti con mazzancolle e timo

 

Ingredienti per 4 persone
440 g    strichetti di pasta all’uovo
800 g   mazzancolle nostrane
uno spicchio d’aglio
5 ml     cognac
bisque
fumetto
timo fresco
Olio extravergine
 
Pelare le mazzancolle e togliere il filo. In una padella rosolare con un filo d’olio l’aglio tritato, le code delle mazzancolle tagliate a pezzetti, e le teste. Flambare con il cognac aggiungere la bisque, schiacciare leggermente le teste per estrarre tutto il sapore.
Cuocere in abbondante acqua salata gli strichetti, scolarle al dente ed aggiungerle al condimento in padella. Se necessario aggiungere un po’ di fumetto e legare con un filo d’olio. Unire qualche rameto di timo. Dividere in 4 piatti.
 

Penne amatriciana tuna

There is already confusion between amatriciana or matriciana, with onion or no onion, now we have the variant, with bacon or tuna?
I do not want to offend the inhabitants of Amatrice, the country from where the name seems to take this historic recipe, but it ‘s obvious, that mine is not an attempt to improve their dish, but a revisiting of fish; I was not the first and certainly will not be the last either.
However, from what I know, Amatriciana, the original, is the pasta dish that they prepared the shepherds, the amateur with bacon and cheese. The addition of onion and tomato, have been amended.

Ingredients for this recipe for 4 people:
440 g Penne
60 streaky smoked tuna
120 g of fresh tuna Ventresca
½ white onion
120 g Tattered tomato
80 g. Cherry tomatoes
Extra virgin olive oil
Cartoon
150 ml white wine
Basil
Salt and pepper
Method:
Cut into julienne the onion, wash the tomatoes, cut into wedges; cut into julienne both smoked tuna than fresh. In a pan simmer the onion in the oil, add the smoked tuna and deglaze with white wine. Combine the torn tomato, tomatoes, a little cartoon and fresh tuna. Cook the pasta, drain when al dente, pour them in a pan with oil bond; combine basil julienne big.

Carpaccio di branzino con pomodoro, peperone, cetriolo, lime e coriandolo

Questo carpaccio unisce la tecnica di taglio giapponese col gusto del ceviche del Centro America.

Ricordatevi, dopo aver sfilettato il branzino,
di abbatterlo trattarlo come per tutte le altre preparazioni di pesce crudo (Pesce crudo (problema anisakis).
 
Non tutti gradiscono il coriandolo fresco,
ma fidatevi che e’ uno di quei sapori che inizialmente infastidiscono, ma poi verra’ apprezzato.

Risotto alle lumachine di mare

 

La ricetta di oggi e’ un po’ laboriosa, ma GUSTOSA!!!
Quindi per chi ha voglia d’assaporare qualche cosa di diverso per iniziare questo nuovo anno, puo’ mettersi all’opera. BUON  LAVORO, E BUON ANNO!
Per 4 persone indicativamente serviranno questi ingredienti:
800 g lumachine di mare
200 g riso carnaroli
olio extravergine
sedano
carote
cipolla
porro
alloro
qualche goccia di Worcester sauce
 
30 g concentrato di pomodoro
40 g burro
fumetto di pesce
15 cl di vino bianco
30 cl olio di semi di girasole
40 g maizena
10 cl cognac
prezzemolo
un peperoncino
sale fino
 
lavare bene le lumachine, metterle a spurgare in acqua fredda salata ( 30 g di sale per litro ).
Ripetere l’operazione se trascorso un po’ di tempo si notano diverse impurità nell’acqua.
Sbollentare le lumachine immergendole per un minuto il acqua bollente e risciacquarle.
Preparare un bel fondo di sedano, carota e cipolla, e metterlo a rosolare in una casseruola con un po’ di olio extravergine. Aggiungere le lumachine, e dopo pochi minuti bagnare con metà del vino bianco.
Aggiungere il concentrato di pomodoro, una foglia di alloro, il peperoncino, qualche goccia di Worcester sauce  e acqua. Lasciare cuocere fino a quando le lumachine non saranno tenere. Lasciare raffreddare e conservare il sugo e sgusciare tutte le lumachine aiutandosi con una pinzetta o uno stuzzicadenti.
Preparare una julienne fine di porro e carote.
Tostare il riso, bagnare con il restante vino bianco, aggiungere mezza cipolla tritata e già rosolata,
Portare a cottura il risotto unendo fumetto bollente alternato al sugo delle lumachine.
Mantecare con il burro e il cognac.
Dividere in 4 piatti e guarnire con poco prezzemolo e la julienne di porro e carote che nel frattempo sarà stata passata nella maizena, setacciata e fritta in olio di semi.
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Sgombro alla Catalana

Per questa ricetta utilizziamo lo sgombro  preferibilmente nostrano e appena arrivato sul banco del pescivendolo, perche’ questo pesce ha un veloce deperimento, (nel mercato italiano ne arrivano parecchi dalla Francia, ma anche se molto meno cari, di qualita’ inferiore, dovuto anche dal lungo tragitto).

Iniziamo col pulire gli sgombri eliminando loro la testa e le interiora, quindi li laviamo in acqua fredda. Ora li sfilettiamo, e togliamo le spine con le apposite pinzette, poi li cuociamo al vapore per circa 7 minuti.  Una volta cotti, eliminiamo la pelle. Puliamo la cipolla e l’affettiamo finemente, poi la mettiamo in una tazza con acqua ghiacciata e aceto di vino per 15 minuti. Laviamo i pomodorini, li tagliamo a metà e li uniamo alla cipolla sgocciolata. Condiamo con olio, sale, pepe, qualche foglia di basilico e l’aceto balsamico. Con delle baghette di segale, e se si ha una affettatrice a disposizione, tagliamo delle fette sottili sfruttando tutta la lunghezza per poter poi formare  dei i cerchi che tosteremo per per pochi minuti in forno.

Disponiamo in ogni piatto un letto di misticanza ben lavata e asciugata, gli adagiamo il cerchio di pane dove verranno inseriti i filetti di sgombro; uniamo i vesuviani e la cipolla e copletiamo con un ciuffo di basilico e delle gocce di balsamico.

Battuta di wagyu beef

Questa è la prima ricetta non di pesce!
Non dovete farvi ingannare dal nome del blog, perchè Pesce Nudo, apprezza anche carne, verdure, dolci….
Dal mio primo viaggio in Giappone, sono rimasto incantato dalla capacità dei giapponesi nel valorizzare tutto quello che è natura.
Dal pesce alle verdure e in questo caso gli animali vengono trattati per ottenere risultati incredibili.
Il MANZO DI KOBE, (wagyu beef) è conosciuto in tutto il mondo per la particolare  marmorizzazione delle sue carni, dovuta alla presenza di piccolissimi filamenti di grasso. Questa particolarità è dovuta alla selezione genetica di alcuni secoli del bestiame, al nutrimento con grano, ai massaggi con la birra e c’è chi racconta, che nelle stalle viene diffusa musica classica per rilassare gli animali.
Esattamente non lo so’, ma il risultato e una carne unica, dal sapore ,alla tenerezza…. il prezzo è molto elevato!
Per questa ricetta possiamo usare anche lo scamone, molto meno costoso del filetto, ma ugualmente spettacolare. Per trovarlo sarà impresa difficile, ma nel caso ci riusciste, la ricetta è semplicissima e otterrete un risultato unico.
A me piacciono le cose più semplici possibile, soprattutto quando si usano prodotti di questo livello, per poterne gustare completamente le caratteristiche.
Quindi prendo la carne la metto in un tagliere di teflon lindo, e quando dico lindo è lindo, e taglio prima delle fettine sottili, poi strisce sottili, poi dei quadretti piccoli. A questo punto aggiungo un po’ di ghiaccio tritato sulla carne e continuo a battere con il coltello fino a quando il ghiaccio sarà scomparso. Formo delle quenelle e le dispongo sul piatto, e accompagno la battuta con senape, wasabi, gocce d’aceto balsamico, un po’ di sale maldon e fette di pane tostato. Per me è il top!
CRUDO E MANGIATO!