Pan di Spagna

Questa e’ una delle prime ricette che ho imparato alla scuola alberghiera,… ormai piu’ di 25 anni fa.
Il pan di Spagna serve come base per molte torte ed e’ semplice da fare.
Ingredienti:
1 uovo
30 g. di zucchero
30 g. di farina 00
scorza di limone grattugiata

Procedimento:
ovviamente queste dosi devono essere moltiplicate per il numero delle uova, in rapporto alla grandezza dello stampo che vogliamo utilizzare. Per una tortiera da 26-28 cm si possono calcolare 6/7 uova.
Con una frusta elettrica montare le uova con lo zucchero, quindi unire la scorza di limone e man mano la farina setacciata, con un leggero movimento dal basso verso l’alto.
Versare il composto in una tortiera leggermente imburrata ed infarinata, e cuocere in forno a 170 °C per circa 25 minuti, comunque la prova dello stecchino e’ sempre valida.
Sformare e lasciare raffreddare.

Plateau di crudo

Voglia di crudo?
Allora servono:
ostriche, magari di piu’ varieta’; scampetti nostrani; gamberi rossi di Porto Santo Spirito, sono il top; tonno, ricciola, buccine (anche se vanno lessate). Gia’ con questi ingredienti potete toglievi la voglia, ma se volete potete aggiungere ancora cozze pelose, tartufi di mare, ricci di mare, capesante,…

IMPORTANTE: come tutte le preparazioni di pesce crudo, la ricciola, il tonno ed i crostacei vanno abbattuti per almeno 24 ore a meno 20 °C vedi preparazione del pesce crudo.

Ed ora la parola al SOMMELIER GIANLUCA BELLETTI:

Crudità….. aaaaahhhh, le crudità… con due foto così riesco solo a pensare ad uno Champagne Blanc de Blancs, possibilmente in formato magnum, che è sempre più buono della bottiglia normale, chissà perché, mah, misteri della natura… fatto solo con uve Chardonnay, soave, non aggressivo, elegante come un vestito di seta da Gran Sera, fine, delicato e persistente al palato, possibilmente prodotto da uno dei tanti piccoli vignaioli che non riescono a farsi conoscere nel nostro mercato, sopraffatti dalla potenza commerciale che hanno i grandi gruppi industriali, ce ne sono tanti, di questi eroi dei nostri tempi, che cercano di portare avanti una tradizione plurisecolare, fatta di lavoro in vigna con i cavalli invece delle macchine, amore per la propria terra, cura delle uve con lo stesso amore che si dona ai propri figli…

In Piemonte, invece, terra di grandi rossi, c’è una storia di famiglie che da tanto tempo dedicano alla produzione di vini spumanti la stessa attenzione che tutti sappiamo viene data alla produzione di vini rossi di grande fama… Ci sono spumanti Piemontesi (naturalmente a Metodo Classico) con una storia che risale ai tempi del Conte di Cavour e con le stesse uve che concorrono alla produzione di Champagne, che veramente possono dare tante soddisfazioni in abbinamento con la cucina (ma quale cucina se è tutto crudo!) che tanto piace ai turisti che capitano dalle nostre parti!!!

Quando si fa un giro a Parigi, se si capita in uno dei tanti mercatini rionali, al di fuori dei soliti giri turistici, dove l’immancabile vecchina, col suo banco di ostriche, ci apre delle ostriche fresche di Arcachon, nel classico bistrot lì di fianco, ci faranno bere del Muscadet, vino sconosciuto da noi, dalla valle della Loira, bisogna provarlo, per capire che cos’è un abbinamento tradizionale, dove l’aromaticità, la sapidità e il sapore di mare incontrano un prodotto della terra, con fragranze di lieviti, sentori di miele e di frutti dolci come le albicocche e le nespole, frutto dimenticato ma vivo nei ricordi di quando eravamo bambini…

Crudo e mangiato!

Gnocchi di ricotta al tartufo bianchetto

This is the recipe to make ricotta gnocchi. Here we are going to serve them with truffles, but they are also excellent with other condiments or simply with fresh tomato sauce and basil.


For the gnocchi:
1 kg ricotta cheese
250 g flour
250 g parmesan
2 eggs
procedure:
drain the ricotta in a colander with a weight on top. Mix all the ingredients together then form the dumplings spherical. Cook the gnocchi in boiling salted water. In a pan put a little cooking water, then drained gnocchi, a little of butter, white truffle cut into thin slices a little of parmesan and stir it gently.

And now we’ll hear from sommellier Gianluca Belletti:
– “Ricotta gnocchi with truffle bianchetto … To the end of September, when I came to the restaurant they were with the white truffle_ … Tuber Magnum Pico … that explosion of nature_ forest and our Mother Earth …. I drank a Beerenauslese Burgenland_ if I remember correctly but you want, with age alzheimer is felt … with Tartufo bianchetto instead I would like to drink a Pinot Noir_ maybe Tuscan hills of Fiesole_ near Florence_ with aromas of sweet spices_ red berries_ read hints of tobacco and liquorice little tannin to oppose the fatness of butter … or a Sauvignon very structured_ as they do in Collio Goriziano  with scents of herbs and tropical fruits_ intense and persistent on the palate as that noble tuber that lives below where are standing … ”
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Pizza

Today Pizza!

Ingredients:

750g strong flour
About 260 cl of warm water
70 cl milk
20 g salt
70 g olive oil
25-30 g brewers yeast
a pinch of sugar

For the sauce:
tomato pulp
salt
mozzarella
basil

Mix all ingredients. Work the dough for several minutes. Put it in a plastic container grease, tall and narrow, which may contain at least 5 times the volume of the dough. Make a cross and leave leavening room for 2-3 hours. Prepare a ball and lay on a baking tray _ _ greased with vegetable oil. Leavening other 45 minutes. Gently squeeze the dough trying to give it the shape of the plate. Let them rest for 45 minutes . Spread the surface with chopped tomatoes seasoned with a pinch of sugar, salt and oil. Bake at 210 ° C x 15-20 minutes in the oven. Cut slices, sprinkle mozzarella cheese cut into small cubes and cook until it begin to color. Complete with a few leaves of basil.

Gianluca Belletti suggests a wine pairing:
– “Pizza … how many types of pizza are in the word? How do you find the right wine for it? It reminds me a friend from Naples who opened a pizzeria in Perugia, with an oven made from an old master baker with stone from Sorrento and using flour that comes from a mill so small that he has to go and get the flour with a rented van …However the wine for your pizza is Asprinio Aversa. In the province of Caserta, wine is made from vines coupled with poplar trees, (called Viti ad Alberata) . Harvesting is done like the ancient Romans did, climbing ladders up to 10-15 meters high, _ ( I get dizzy just thinking about it …) Light, acidic, and with scents of chlorophyll and apples, aromatic enough and with the right support bodied to balance the succulence of the dough and the fragrance of tomato, with a balanced acidity to play on the palate with that magnificent taste of buffalo mozzarella from Campania … “

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Pecorino al tegamino con “spunzole” e borragine

Oggi Sergio Sentimenti, un mio amico e rinomato chef, ci propone una sua ricetta, che si fonde, in tutti i sensi con questa stagione. Sergio, dopo anni di lavoro come responsabile in alcuni dei migliori alberghi della riviera, ha deciso di aprire con un collega una trattoria dove proporre i suoi piatti e le sue idee. La Trattoria Fita e ‘ a Borgo Tossignano vicino a Imola. Vale proprio la pena andare!

Ingredienti 4 persone:
Pecorino del Sulcis “Biancoarrosto” gr 500
Spugnole fresche  gr 100
Qualche foglia di borragine
Olio di oliva   sale

Ed ora la parola a Sergio:

“In questo momento della primavera si incontrano  gli ultimi fiori della borragine con le prime spugnole, è quindi possibile preparare questo piatto semplice e al tempo stesso  equilibrato. Scaldare l’olio di oliva in padella e saltare pochi istanti i funghi e qualche foglia di borragine tagliata finemente, salare appena. A parte si dispone il formaggio tagliato a fette spesse  in un tegamino di ghisa o di coccio, pochi minuti di forno moderato e il formaggio è fuso. Mettere sopra le spugnole saltate, guarnite coi fiori di borragine  accompagnate il tutto con crostoni di pane abbrustolito….e buon appetito. Consigliamo con questo piatto il Centesimino” Rosso per te “di Vigna dei Boschi Brisighella”

Grazie Sergio!