Come fare la Pasta Soffiata – Video Ricetta

Come fare la pasta soffiata

La pasta soffiata può essere uno snack da aperitivo tra amici, ma può con un po’ di fantasia può anche diventare uno stuzzichino gourmet.

pasta soffiata

Come fare la Pasta Soffiata

Una ricetta semplice, sempre che si seguano alcuni importanti accorgimenti.

Ricetta come fare la Pasta Soffiata

Ingredienti:

pasta meglio corta come ad esempio le mezze maniche
abbondante olio per friggere

Come prima cosa cucinare la pasta in abbondante acqua. Dovrà stracuocere, almeno il doppio della normale cottura, quindi è meglio utilizzare un tegame ampio e non far bollire troppo forte l’acqua per evitare che la pasta si rompa.

Scolare delicatamente la pasta con una ramina.

A questo punto viene utile un essiccatore. (Io uso un essiccatore Biosec).

In alternativa si può utilizzare il forno.

Disporre le mezze maniche nelle apposite griglie e mettere nell’essiccatore o in forno lasciare essiccare per almeno 24 ore a 45ºC, girando la pasta in modo che si asciughi uniformemente.

Mettere l’olio in un pentolino e portarlo a 190/195ºC e immergere poca pasta alla volta. In pochi secondi sarà soffiata, quindi scolarla e metterla in un vassoio con carta assorbente.

La pasta essiccata può anche essere conservata a lungo se asciugata bene e può essere fatta soffiare solo quando la si vuole utilizzare.

Video Ricetta – Come fare la pasta soffiata

In questo video si può vedere quando la pasta viene soffiata.

A questo punto, si può salare, insaporire con spezie e servire, oppure si può utilizzare da farcire a fantasia.

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Il Pesce e i prodotti ittici in scatola

expoGrazie a Nostromo, Pescenudo ha avuto la fantastica opportunità di partecipare a una conferenza tenuta al Expo Conference Center, dove ci si chiedeva quale fosse il ruolo del pesce nella dieta mediterranea.

Con la professoressa Alessandra Bordoni dell’Università di Bologna, abbiamo potuto discutere e avere chiarimenti sull’importanza del pesce nella nostra alimentazione e in particolare sui  prodotti ittici conservati in scatola.

Il pesce è uno degli alimenti rappresentativi della Dieta Mediterranea. È in grado di apportare all’alimentazione sostanze dall’elevato valore nutritivo come proteine nobili, omega 3, vitamine in particolare del gruppo B  e diversi sali minerali.

Nonostante queste proprietà, attualmente in Italia si mangia meno di un terzo della quantità di pesce raccomandata (100/150 g, 2-3 volte alla settimana).

Questa mancanza è legata principalmente alla reperibilità, praticità di conservazione e costo del pesce. La questione potrebbe essere risolta in parte con l’inserimento nella dieta e nelle abitudini di tutti i giorni di prodotti ittici in conserva (soprattutto pesce azzurro) come alici, sgombro e tonno.

Il pesce conservato sott’olio o al naturale apporta infatti al nostro organismo pressappoco gli stessi macronutrienti del pesce fresco.

Navigano diversi falsi miti intorno ai prodotti ittici conservati in scatola:

si pensa che per poter mantenere per lungo tempo l’integrità del pesce, ci sia il bisogno di aggiungere conservanti, mentre per garantire una conservazione ottimale del prodotto, sono sufficienti un semplice trattamento termico, olio e sale;

si pensa che questi prodotti contengano troppo sale e troppi grassi (è sempre preferibile scegliere i prodotti “al naturale” piuttosto che quelli conservati in olio). Ad esempio una scatoletta di tonno sgocciolata da 52 g di prodotto netto, contiene la quantità di sale pari ad un panino da 50 g oppure una mozzarella da 100 g. Mentre per quanto riguarda i grassi possiamo paragonare la nostra scatoletta ad una fetta di filetto di bovino da 100 g oppure a un uovo.

Per quanto riguarda l’allarme mercurio, persino i soggetti a rischio (donne che programmano la gravidanza, donne in gravidanza e allattamento, bambini piccoli) potrebbero scegliere di consumare fino a 340 g a settimana di tonno in scatola senza che questo comporti alcun problema.

Possiamo perciò affermare che i prodotti ittici conservati in scatola sono una buona alternativa al pesce fresco in termini di prezzo, praticità, nutrienti e gusto.

Ovviamente pescenudo, quale blog dei sapori autentici e sinceri, non può che preferire il pesce fresco con tutti i pregi, ma anche le difficoltà e problematiche che questo fantastico regalo della natura può riservare, ma si sente di prendere in considerazione e consigliare i prodotti ittici in scatola a tutti.

Anche in poco tempo, tutti potrebbero essere in grado di prepararsi pranzetti salutari e nutrienti, soprattutto se seguendo pescenudo.it!!!

Alex Vitali  per pescenudo.it

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Strozzapreti agli strigoli – Periodo di raccolta e utilizzo in cucina

Periodo di raccolta degli stridoli e utilizzo in cucina

Fine inverno, inizio primavera: questo è un ottimo periodo per utilizzare gli stridoli. In questa ricetta vegetariana, li utilizziamo per fare un sugo per condire gli strozzapreti.
strozzapreti

Ingredienti per 4 persone:
480 g di strozzapreti freschi
200 g di strigoli
uno spicchio d’aglio
50 g olio extravergine
300 g passata classica di pomodoro biologica “CiaoBio”
Sale
Eliminare i gambi più duri degli stridoli. Tagliare l’aglio a lamelle, metterlo in una padella con poco olio e rosolarlo. Aggiungere gli stridoli e cuocerli per alcuni minuti. Aggiungere la passata di pomodoro. Aggiustare di sale.
Cuocere gli strozzapreti in acqua bollente salata, scolarli e e saltarli in padella con la salsa. Aggiungere un mestolino d’acqua di cottura e un po’ d’olio extravergine.

Ricetta per fare il Pane in Pentola anche nel forno di casa

Come fare il pane in pentola

Dopo alcune prove e i consigli di Gregorio Grippo del ristorante La Buca di Cesenatico, ecco il risultato del pane cotto nella pentola di creta Bionatural. Io ho utilizzato questa! pane in pentola pane pentola

ricetta per fare il pane in pentola anche nel forno di casa

Ho cercato di semplificare il più possibile per poter realizzare questo tipo di pane in tutti i forno, anche in quelli di casa.

Ingredienti:

500 g farina 260 w (ho utilizzato Garofalo 260 w)

310 ml acqua (la quantità può variare con altri tipi di farine)

4 g lievito di birra

8 g sale fino

semi di lino (facoltativo)

Mettere la farina nella planetaria.

Sciogliere il lievito nell’acqua e versarla lentamente nella farina.

Lasciare girare per 7 minuti a velocità 2.

Aggiungere il sale (e i semi di lino pestati in un mortaio) gli ultimi 3 minuti.

Lasciare lievitare l’impasto per 12 ore coprendo con uno straccio.

Dare la forma della pagnotta e lasciare lievitare ancora 2 ore.

Portare la temperatura del forno a 230 °C con la pentola vuota,  all’interno.

Mettere l’impasto dentro alla pentola, coprire e far cuocere per 30 minuti.

Togliere il coperchio e far cuocere per altri 20/25 minuti abbassando la temperatura a 200 °C.

Sfornare e lasciare raffreddare il pane su una griglia in un luogo fresco ed asciutto.

Continuerò a sperimentare le cotture in questa pentola di creta, sia per il pane che per altre ricette, quindi:

Continuate a seguire pescenudo.it!

Strozzapreti Senza Glutine al Pesto di Semi di Zucca

Il numero delle  persone  intolleranti al glutine sta aumentando ogni anno circa del 20%. Questi strozzapreti Farabella sono prodotti con farina di mais, farina di riso e amido di mais, quindi adatte ai celiaci. pesto di semi di zucca

Ingredienti per 4 persone:
320 g strozzapeti senza glutine Farabella
100 g  semi di zucca Melandri Gaudenzio
32 belle foglie di basilico
uno spicchio d’aglio (facoltativo)
olio extravergine d’oliva
40 g parmigiano reggiano

Preparare il pesto come nelle ricette Merluzzo al Pestacchio, (usare i semi di zucca al posto dei pistacchi);  Caserecce con rana pescatrice, fagiolini,patate e pesto (usare i semi di zucca al posto dei pinoli). L’aglio è facoltativo e se si decide di utilizzarlo va pelato e schiacciato bene nel mortaio o frullato con gli altri ingredienti. Aggiungere il parmigiano al pesto. Cuocere la pasta in acqua bollente (almeno 3 litri per ogni 500 g di pasta) salata ( 5 g di sale grosso per litro). Dopo 6 minuti di cottura, spegnere la fiamma e lasciar finire la cottura coprendo la pentola. Scolare la pasta e condirla con il pesto.